SIGLATO ACCORDO AL VIMINALE; MARONI, PIU' CONTROLLO TERRITORIO (ANSA) - ROMA, 11 FEB
Vigilantes e forze dell'ordine insieme per avere 'Mille occhi sulla citta''. E' il nome del protocollo d'intesa siglato oggi al Viminale tra ministero dell'Interno, Anci e istituti di vigilanza privata. Si tratta, ha commentato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, "di un tassello in più nel sistema di sicurezza partecipata che abbiamo costruito per avere un maggiore controllo del territorio e consentire interventi più rapidi ed efficaci". L'accordo - alla firma erano presenti, oltre a Maroni, anche il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, dell'Ufficio di presidenza dell'Anci e i rappresentanti degli istituti di vigilanza - punta a realizzare un monitoraggio costante delle aree urbane, facendo confluire le segnalazioni degli istituti di vigilanza (30mila gli addetti inItalia) presso la sala operativa della questura (se riguardano il capoluogo di provincia) ed alla centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri negli altri casi, nonché alle centrali operative delle polizie locali - dove esistenti -per la sicurezza urbana. Le segnalazioni potranno riguardare la presenza di mezzi di trasporto o di persone sospette, l'eventuale fuga di mezzi o persone dal luogo del delitto, autoo moto rubate, bambini, anziani e persone in evidente difficoltà, la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione, l'interruzione dei servizi di fornitura di fonti energetiche, l'allontanamento da ospedali di persone, situazioni che facciano presumere la commissione di reati e casi significativi di degrado urbano e disagio sociale. L'intesa, che prevede anchecorsi di aggiornamento e formazione per le guardie giurate, non comporta oneri per lo Stato. "Con il protocollo - ha spiegato Maroni - chiediamo a chi svolge attività di vigilanza privata di continuare a farlo, ma di dare anche un contributo di informazione sul controllo del territorio, al di là dei limiti contrattuali e questo è un segnale di grande civismo". Il risultato, ha aggiunto, "sarà una maggiore capacità di prevenzione dei reati". Non si tratta, ha puntualizzato riecheggiando le critiche sulle ronde,"di una delega a privati di funzioni che sono delle forze dell'ordine, ma è un aiuto in più a queste ultime che potranno ricevere informazioni qualificate. Non è quindi privatizzazione, ma un allargamento del modello di sicurezza che ha come presupposto il controllo del territorio". L'iniziativa non è però piaciuta ai sindacati di polizia. "Un'integrazione con gli istituti di vigilanza privata - ha rimarcato Claudio Giardullo, segretario del Silp-Cgil- è utileper avere più informazioni rispetto a quello che succede sul territorio, tuttavia ciò non può essere sostitutivo dell'attività di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine". Anzi, ha aggiunto, "queste ultime andrebbero rafforzate anche a seguito di questa intesa, perché più numerose saranno le informazioni che arriveranno alle centrali operative, maggiori saranno le esigenze di accertamento e di intervento da parte degli agenti". Per il segretariodell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), EnzoLetizia, "il patto 'Mille occhi' dovrà dimostrare di non essere solo una minestra riscaldata da servire in prossimità delle scadenze elettorali. Ricordiamo infatti che già nel 2002 il ministro Pisanu aveva, con rulli di tamburi, licenziato un piano analogo". (ANSA).